I dazi Usa restano in vigore per il momento
di Sara Armella e Andrea Romani Grussu
L’annullamento dei dazi introdotti dal Presidente Trump è rimasto efficace per solo ventiquattro ore.
Il 29 maggio una Corte di appello federale ha disposto che i dazi statunitensi restano in vigore per la durata del giudizio di appello o fino a nuovo ordine.
La pronuncia ha sospeso in via cautelare la sentenza, del giorno precedente, con cui la Corte del Commercio Internazionale ha dichiarato illegittimi i dazi introdotti dal Presidente degli Stati Uniti.
Il 28 maggio la Corte del commercio internazionale USA ha stabilito che i dazi introdotti in forza dello IEEPA sono illegittimi. Secondo la Corte, il Presidente Trump non aveva il potere per introdurli in virtù del principio di separazione dei poteri e alla Costituzione degli Stati Uniti che attribuisce tale prerogativa al Congresso. A essere illeciti sono i dazi reciproci nonché le specifiche misure nei confronti di Canada, Messico e Cina, restando ancora validi i dazi su automobili, acciaio e alluminio.
Il Governo USA ha immediatamente presentato appello e ottenuto una sospensione cautelare il giorno seguente. La Corte di appello federale, chiamata a decidere le sorti dei dazi di Trump, ha sospeso la pronuncia di primo grado stabilendo che, per il momento, tutti i dazi restano in vigore. Gli appellati, che inizialmente hanno chiesto l’annullamento delle misure tariffarie, avranno tempo fino al 5 giugno per rispondere alla richiesta di sospensione. Gli Stati Uniti, ossia il Presidente USA, potranno replicare, per ottenere la conferma della sospensione, fino al 9 giugno.
Si tratta di una battaglia giudiziaria destinata a durare a lungo, il Governo USA, infatti, ha già chiarito che intende portare la questione davanti alla Corte Suprema se necessario.