Legge di bilancio 2026: in arrivo la “Rottamazione-quinquies”

Legge di bilancio 2026: in arrivo la “Rottamazione-quinquies”

A distanza di tre anni dall’ultima misura di definizione agevolata delle cartelle di pagamento (legge 29 dicembre 2022, n. 197), l’art. 23 del DDL Bilancio 2026 introduce una nuova misura che consentirebbe di estinguere i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. La misura, già rinominata “Rottamazione-quinquies”, se approvata, non coinvolgerà tutti i ruoli affidati all’Agenzia riscossione in questo periodo, ma soltanto quelli derivanti da imposte soggetto all’obbligo di dichiarazione annuale (IRPEF, IRES, IVA, IRAP) che il contribuente ha “autoliquidato” ma non versato e i debiti accertati a seguito di controllo automatizzato o controllo formale. La definizione includerà anche gli omessi versamenti dei contributi previdenziali INPS e le sanzioni per le violazioni del codice della strada.

Chi volesse optare per la definizione agevolata dovrà versare gli importi dovuti a titolo di capitale e quelli maturati a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento. Non saranno più dovute, invece, interessi e sanzioni, gli interessi di mora e l’aggio di riscossione.

Saranno due le modalità di adempimento: pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2026 oppure rateizzare l’importo nel numero massimo di 54 rate bimestrali di pari ammontare, distribuite su 9 anni, da versare entro termini di scadenza già individuati nel disegno di legge (art. 23 co.2). L’importo minimo delle rate sarà di 100 euro.

La decadenza dal piano rateale avverrà dopo il mancato pagamento di due rate del piano, anche non consecutive, senza la concessione di nessun periodo di tolleranza, come per la “Rottamazione-quater”. Inoltre, la decadenza sarà immediata in caso di mancato pagamento della prima e unica rata.

La dichiarazione di adesione dovrà essere presentata in modalità telematica entro il 30 aprile 2026, indicando il numero di rate prescelto; il suo contenuto potrà essere rettificato entro il medesimo termine.

È previsto l’accesso alla nuova rottamazione per i contribuenti decaduti dalla “Rottamazione-quater” ma solo in caso di omesso pagamento di due rate scadute entro il 30 settembre 2025. Se fino al 30 settembre, il contribuente ha adempiuto correttamente a propri obblighi di pagamento, non potrà accedere al regime di “Rottamazione-quinquies”.  Di conseguenza, l’omesso versamento della rata in scadenza il 30 novembre 2025 non consentirà l’accesso alla nuova misura di definizione agevolata delle cartelle. Al contrario, l’omesso pagamento della rata in scadenza il 30 novembre determinerebbe esclusivamente la decadenza dai benefici della “Rottamazione-quater” e la riattivazione integrale del ruolo. Tale aspetto, forse il più criticato della nuova definizione, è ancora aperto a possibili emendamenti in sede di approvazione finale del DDL.

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