Dazi reciproci USA: Trump sospende le tariffe del 20%
di Sara Armella
Nuovi dazi reciproci sui prodotti UE
Dopo una prima decisione di introdurre tariffe aggiuntive del 20% su quasi tutti i prodotti originari dell’Unione europea, l’Amministrazione Trump fa dietrofront e sospende la seconda tornata di dazi reciproci. Dal 9 aprile 2025 continueranno ad applicarsi esclusivamente le tariffe generalizzate del 10%.
L’impatto sulle esportazioni italiane
Le nuove misure commerciali statunitensi hanno un impatto significativo su quasi tutti i principali prodotti del Made in Italy, con notevoli ripercussioni sulla competitività e l’export di molti settori produttivi. I nuovi dazi si sommano alle normali aliquote già previste e colpiscono in maniera orizzontale tutte le tipologie di prodotti, da quelli economici a quelli di fascia alta.Gli Stati Uniti sono il primo mercato di destinazione del Made in Italy al di fuori dell’Unione europea, con una quota del 10,4% e un valore di 21,43 miliardi di euro nel periodo gennaio-ottobre 2024. La guerra commerciale di Trump minaccia una riduzione delle esportazioni europee verso gli USA, stimata intorno al 17%.Restano esenti dalle nuove tariffe reciproche i prodotti di prima necessità per l’economia statunitense, in particolare quelli dell’industria farmaceutica. Restano esonerati anche prodotti energetici, oro, argento, terre rare, semiconduttori, rame e legno, per i quali sono state avviate indagini.Un vino italiano standard passa da un dazio fisso di 1,5 dollari/litro a un dazio con incremento del 10%. Un orologio da polso, da una tariffa del 6,25%, passa al 16,25% totale.
Come possono tutelarsi le imprese?
Le aziende europee devono attuare strategie per minimizzare i rischi, a partire dalla corretta classificazione doganale dei beni. È essenziale consultare l’Harmonized Tariff Schedule Code degli Stati Uniti (HTS-US) e monitorare le relative sezioni.È necessario verificare i termini Incoterms nei contratti di fornitura: se è previsto l’accollo dei dazi (Incoterms DDP), può essere valutata la possibilità di recesso per eccessiva onerosità. Anche con clausole ExWorks, i dazi influenzano la competitività dei prodotti.
L’UE è pronta a rispondere con i contro dazi
L’Unione europea applicherà contromisure a partire dal 15 aprile, con dazi dal 10 al 25% su prodotti statunitensi. Il regolamento colpisce prodotti già soggetti a dazi nel 2018 e nuove categorie, tra cui prodotti agroalimentari e articoli siderurgici.L’Unione europea deve valutare attentamente le aliquote e i beni interessati, evitando di penalizzare componenti strategiche come i microchip, preferendo invece prodotti agroalimentari, come il succo d’arancia, più facilmente sostituibili.