Contromisure UE: la Commissione stila l’elenco dei prodotti USA che saranno colpiti
di Sara Armella e Serena Adamo
Pubblicato l’elenco di prodotti USA su cui si applicheranno le contromisure UE
La Commissione europea, dopo aver deciso di rinviare di 90 giorni l’entrata in vigore delle contromisure commerciali previste per il 15 aprile 2025, l’8 maggio ha pubblicato una lista provvisoria di misure di ritorsione. L’elenco rientra nei negoziati in corso con Washington e resterà in consultazione pubblica fino al 10 giugno.
Risposta UE: nessuna tariffa definitiva prima dei negoziati con gli Stati Uniti
Le contromisure saranno applicate solo se i negoziati in corso non porteranno a un risultato reciprocamente vantaggioso. L’elenco include oltre 4.000 prodotti (codici HS a 8 cifre) per un valore di 6,4 miliardi di euro, con l’obiettivo di spingere gli USA a ritirare le tariffe del 20% (rinviate a luglio) e i dazi del 25% su acciaio, alluminio e automobili.Per la prima volta, l’UE intende imporre restrizioni all’export verso gli USA di rifiuti ferrosi, rottami di alluminio e prodotti chimici per la trasformazione alimentare, per un valore di circa 4,4 miliardi di euro. In totale, l’elenco include beni industriali e agricoli per 95 miliardi. La Commissione avvierà un confronto con Stati membri e parti interessate anche su ulteriori restrizioni all’importazione.
Misure europee attese a luglio
Le nuove contromisure europee potrebbero entrare in vigore già a luglio, salvo decisioni contrarie. La consultazione pubblica è aperta fino al 10 giugno e coinvolge tutte le parti interessate, dell’UE e di Paesi terzi. Secondo la Commissione, i dazi USA sono misure di salvaguardia. La proposta finale sarà definita dopo la consultazione e presentata al Consiglio UE per il voto a inizio luglio.
L’Unione europea valuta l’azione al WTO contro Washington
Bruxelles prepara un caso al WTO contro le tariffe USA, considerate in violazione delle regole internazionali. Non è ancora stata indicata una data precisa per il ricorso, ma l’UE continua a monitorare l’impatto dei dazi e pubblicherà i risultati di un’indagine entro fine mese. Parallelamente, Bruxelles punta a rafforzare il dialogo con altri partner commerciali, cercando nuovi mercati di esportazione e riducendo le barriere interne.