Pubblicato l’elenco dei regolamenti di classificazione UE
di Sara Armella e Tatiana Salvi
La Commissione europea ha pubblicato un elenco consolidato dei regolamenti di classificazione doganale, redatto dalla Direzione Generale per la Fiscalità e l’Unione Doganale (DG TAXUD). Questo documento raccoglie tutti i regolamenti di classificazione validi al 1° gennaio 2025.
Per ciascun regolamento è indicato anche il relativo codice di Nomenclatura Combinata (NC), aggiornato alla versione in vigore nel 2025. In questo modo, la Commissione fornisce un quadro chiaro dei codici doganali attualmente applicabili, evidenziando quelli che non sono più in vigore e allineando le precedenti indicazioni normative con la NC aggiornata.
L’elenco consente agli operatori economici di orientarsi più facilmente tra i regolamenti esistenti, considerando l’aggiornamento annuale della Nomenclatura Combinata. Quest’ultima viene infatti rivista ogni anno per adeguarsi ai rapidi sviluppi del commercio internazionale e all’evoluzione tecnologica. Le revisioni annuali della NC si affiancano agli aggiornamenti del Sistema Armonizzato (SA), che avvengono su base quinquennale.
La normativa doganale è disciplinata a livello dell’Unione europea attraverso il Regolamento (UE) n. 952/2013 (Codice doganale dell’Unione – CDU) e dai suoi regolamenti di esecuzione e delegati (Reg. UE 2446/2015 – RD, e Reg. UE 2447/2015 – RE). Si tratta di disposizioni giuridicamente vincolanti e direttamente applicabili in tutti gli Stati membri.
L’importanza dell’uniformità nell’interpretazione e applicazione del diritto doganale da parte dei 27 Stati membri è fondamentale, considerando che i dazi doganali costituiscono risorse proprie dell’Unione, come stabilito dalla decisione del Consiglio del 21 aprile 1970 (n. 70/243) e dalla decisione del 14 dicembre 2020 (n. 2020/2053).
Ogni anno, tramite regolamento di esecuzione, la Commissione aggiorna la Nomenclatura Combinata, che comprende oltre 9.500 voci merceologiche. Per ciascuna voce è prevista una specifica misura fiscale nell’ambito della Tariffa doganale comune dell’Unione europea (Taric).
Una corretta classificazione doganale è essenziale per determinare la tassazione applicabile. A tal fine, ogni prodotto è identificato tramite un codice numerico a sei cifre, determinato in base alle caratteristiche principali e alla funzione del prodotto (si vedano, ad esempio, le sentenze della Corte di Giustizia del 17 luglio 2014, C-472/12 – Panasonic, e del 20 ottobre 2005, C-468/03 – Overland Footwear).
È pertanto necessario catalogare le merci seguendo una nomenclatura comune, così da permettere l’individuazione dei beni che attraversano i confini dell’Unione e i relativi obblighi.
Assumono particolare rilievo, ai fini della corretta classificazione del prodotto, i regolamenti di classifica emessi dalla Commissione europea.
I regolamenti di classificazione sono atti normativi vincolanti adottati sotto forma di regolamenti UE (art. 288 TFUE), volti a definire la corretta classificazione delle merci in base alle loro caratteristiche oggettive. Essi possono riguardare singoli prodotti o gruppi merceologici e garantiscono uniformità interpretativa su scala europea.
La Commissione europea, in base all’art. 17 del Trattato sull’Unione europea, agisce come interprete e garante del diritto UE. I suoi regolamenti hanno effetto diretto e vincolante in tutti gli Stati membri, soggetti unicamente al controllo della Corte di Giustizia.
In materia doganale, il Regolamento (CEE) n. 2658/87 autorizza la Commissione ad adottare regolamenti di esecuzione per garantire un’applicazione uniforme della Nomenclatura Combinata (artt. 9 e 10). In collaborazione con gli esperti doganali degli Stati membri, la Commissione può adottare regolamenti interpretativi che precisano il contenuto delle voci tariffarie da utilizzare nella classificazione delle merci. A differenza delle note esplicative, tali regolamenti sono obbligatori e direttamente applicabili in tutta l’UE.
La pubblicazione di un elenco unico contenente tutti i regolamenti di classificazione in vigore rappresenta un importante strumento di semplificazione per gli operatori. Non è più necessario consultare separatamente ciascun regolamento o confrontare i codici NC precedenti con quelli aggiornati: il documento fornisce tutte le informazioni in modo organico e aggiornato.
L’obiettivo è garantire una classificazione uniforme delle merci in tutta l’Unione europea. Tutte le autorità doganali degli Stati membri sono tenute ad applicare la medesima classificazione per i medesimi beni.
Nel documento disponibile sul sito della Commissione europea, la prima colonna (“Commission Regulation (EEC)/(EC)/(EU) No”) riporta i regolamenti in vigore al 1° gennaio 2025, con indicazione del numero, della data di adozione e del riferimento alla Gazzetta Ufficiale. Se il regolamento è stato modificato, sono riportati anche gli atti successivi di aggiornamento o rettifica.
La terza colonna (“Description of the goods”) contiene la descrizione della merce così come indicata nel regolamento. La quarta colonna (“CN code”) specifica il codice NC da applicare ai prodotti in questione. I codici evidenziati in rosso segnalano le modifiche intervenute con l’introduzione della Nomenclatura Combinata 2025, facilitando l’identificazione dei codici aggiornati o non più validi.
Infine, la colonna “Reasons” riporta le motivazioni tecniche e giuridiche alla base della classificazione, tra cui le Regole Generali di Interpretazione della NC, descrizioni tecniche del prodotto e riferimenti alle note esplicative. L’ultima colonna (“CN code 2025/Reasons”) conferma il codice NC valido nel 2025, segnala eventuali variazioni e ne spiega le ragioni.