Nuovi dazi su farmaci, camion, mobili da cucina e da bagno

Nuovi dazi su farmaci, camion, mobili da cucina e da bagno

di Sara Armella e Stefano Comisi

Trump annuncia, con un post sul social Truth, l’introduzione di nuovi dazi del 100% sui prodotti farmaceutici. Si tratta di una misura non ancora ufficiale, ma che, se confermata, metterebbe a rischio gli impegni assunti da Stati Uniti e Unione europea sull’introduzione di un massimale tariffario per le importazioni negli USA.

Il testo della dichiarazione congiunta USA-UE, pubblicato lo scorso 21 agosto ed entrato definitivamente in vigore il 25 settembre, prevede infatti che i farmaceutici, di marca o brevettati, siano soggetti a una tariffa doganale non superiore al 15%. L’Unione europea ha espresso, tuttavia, fiducia negli accordi intrapresi con gli Stati Uniti, confidando nel rispetto da parte del Presidente Trump delle chiare disposizioni presenti nell’accordo quadro. Il tetto massimo del 15% sui farmaci rappresenta infatti una garanzia per gli operatori sull’importo dei diritti dovuti alla frontiera USA. Per l’Unione europea tutelare l’accordo è molto importante, essendo l’unico partner commerciale degli Stati Uniti ad aver raggiunto tale risultato.

Sul punto ieri è intervenuto il portavoce dell’esecutivo europeo per il Commercio, Olof Gill, ricordando esattamente il contenuto della dichiarazione congiunta: «gli Stati Uniti intendono garantire tempestivamente che l’aliquota tariffaria, composta dalla tariffa Npf e dalla tariffa imposta ai sensi della sezione 232 del Trade expansion act del 1962, applicata ai beni originari dell’Unione europea soggetti alle azioni della sezione 232 su prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname, non superi il 15%. Questo chiaro tetto tariffario onnicomprensivo del 15% per le esportazioni dell’Ue rappresenta una polizza di assicurazione che non emergerà alcun dazio più alto per gli operatori economici europei«, sottolinea Gill, e aggiunge, «L’Ue e gli Stati Uniti continuano a impegnarsi per attuare gli impegni della dichiarazione congiunta, esplorando al contempo ulteriori aree di esenzione tariffaria e una più ampia cooperazione».

Le misure annunciate dovrebbero entrare in vigore a partire dal 1° ottobre e riguarderebbero uno dei settori di maggiore importanza per il nostro export: secondo i dati Eurostat, gli Stati Uniti, nel 2024, sono stati il primo mercato di destinazione di farmaci europei, generando un surplus commerciale di oltre 190 miliardi di euro. Germania, Irlanda e Belgio sono i maggiori esportatori del settore nell’Unione europea, ma anche l’Italia riveste un ruolo di primo piano, avendo esportato merce per oltre 10 miliardi di euro verso gli Stati Uniti tra gennaio e luglio del 2025.

Il settore farmaceutico è un mercato altamente strategico, al centro delle preoccupazioni delle industrie UE: l’Associazione europea delle industrie farmaceutiche (Efpia) ha infatti osservato che l’introduzione di dazi doganali del 100% potrebbe far aumentare significativamente i costi, interrompendo le catene di approvvigionamento e impedendo ai pazienti di ottenere trattamenti vitali. La strategia è di convincere le aziende del settore a trasferire la propria produzione negli Stati Uniti. Secondo l’annuncio del Presidente Trump, le imprese che hanno già a disposizione o stanno costruendo uno stabilimento di produzione farmaceutica negli USA saranno infatti esentate dall’applicazione delle nuove tariffe.

Stretta anche su camion, mobili da cucina, da bagno e mobili imbottiti. Oltre ai prodotti farmaceutici, dal 1° ottobre dovrebbero entrare in vigore nuovi dazi doganali del 25% sulle importazioni di camion pesanti, del 50% per i mobili da cucina, da bagno e prodotti correlati e del 30% sui mobili imbottiti. L’annuncio di tali misure ha comportato il crollo dei mercati in questi settori: i principali produttori di veicoli per il trasporto merci stimano un probabile impatto dal valore di oltre 900 milioni di dollari. Anche in questo caso, inoltre, l’imposizione di dazi doganali oltre la soglia concordata potrebbe compromettere l’intesa raggiunta tra UE e Stati Uniti, essendo compresi anche i prodotti per l’arredo, come i mobili da cucina, nella tariffa onnicomprensiva del 15%.

Da parte sua, l’Unione europea ha, invece, confermato l’intenzione di continuare a impegnarsi per garantire l’attuazione dell’accordo commerciale con gli USA, cercando anche di migliorare il contenuto dell’intesa, per trovare nuove esenzioni tariffarie e cooperare più strettamente in alcuni settori strategici, come quello siderurgico. La Commissione europea dovrebbe infatti introdurre nuovi dazi all’importazione tra il 25 e il 50% sull’acciaio e i derivati originari della Cina.

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