Dazi su acciaio: l’Unione europea aumenta l’aliquota al 50%

Dazi su acciaio e alluminio: l’Unione europea aumenta l’aliquota al 50%

di Sara Armella e Serena Adamo

Il dazio sull’acciaio salirà al 50%. L’Unione europea, infatti, intende raddoppiare l’aliquota tariffaria sulle importazioni del settore.

L’UE dispone al momento di un meccanismo temporaneo per salvaguardare la propria industria siderurgica, tale per cui, una volta che si superano determinate quote, si applica un dazio del 25% sulla maggior parte delle importazioni. La Commissione europea, il 7 ottobre 2025, ha presentato una proposta per aumentare l’aliquota tariffaria al 50% in modo da ridurre al minimo il rischio di deviazione degli scambi. La mossa allineerà, quindi, l’aliquota europea a quella statunitense, già in vigore dal 4 giugno scorso.

L’aliquota maggiorata verrebbe applicata alle importazioni una volta superata una determinata soglia quantitativa. Nel complesso delle categorie di prodotto, le nuove misure ridurrebbero il volume totale di acciaio soggetto a contingenti tariffari a 18,35 milioni di tonnellate, pari a una diminuzione media del 43,7% rispetto ai livelli registrati fino a luglio 2024 (30, 5 milioni di tonnellate). In termini storici, ciò equivarrebbe a dimezzare le importazioni rispetto all’anno di riferimento 2013.

La proposta prevede di fissare quote di importazione per specifiche tipologie di acciaio, basandosi sulle quantità medie importate per ciascuna categoria di prodotti nel periodo 2022-2024. Inoltre, la Commissione europea intende ottenere la facoltà di stabilire quote differenziate per Paese di origine, così da affiancare alle quote generali per categoria soglie specifiche per ciascun esportatore. In tal modo, il sistema risulterebbe più mirato e flessibile nella gestione dei flussi commerciali.

Il blocco potrà modificare i volumi complessivi o quelli relativi a specifiche categorie di prodotti in caso di problemi di approvvigionamento, mentre le quote non utilizzate entro un trimestre non potranno essere riportate a quello successivo. Se le importazioni di un Paese dovessero superare la quota assegnata, sarà applicato automaticamente il dazio del 50%.

Secondo la proposta, le misure saranno riesaminate ogni cinque anni a partire da luglio 2031, per valutare l’andamento della sovraccapacità produttiva e i suoi effetti sul mercato dell’acciaio. La classificazione delle tipologie e categorie di prodotto sarà, invece, rivista entro due anni dall’adozione del regolamento.

Sono previste, inoltre, disposizioni “melt-and-pour”, che stabiliscono tariffe e quote in base al luogo di effettiva produzione dell’acciaio. Tali misure mirano a evitare che i Paesi produttori, in particolare la Cina, aggirino i dazi reindirizzando l’acciaio verso l’Europa attraverso Stati intermedi.

Nel documento, la Commissione invita i Paesi “che condividono gli stessi ideali” a collaborare per affrontare la sovraccapacità globale, garantendo al contempo la sicurezza delle catene di approvvigionamento e un accesso reciproco ai mercati. L’esecutivo europeo ha ribadito il proprio impegno a individuare una soluzione collettiva al problema, ma, in assenza di progressi concreti, ritiene necessario adottare misure autonome e incisive.

I principali fornitori del mercato europeo, e potenzialmente i più colpiti dalle nuove restrizioni, sono Turchia, India, Corea del Sud, Vietnam, Cina, Giappone, Regno Unito e Ucraina. Nel 2024 la Turchia deteneva la quota più alta, seguita da Regno Unito, Corea del Sud e Cina. Le altre misure di difesa commerciale dell’Unione, in particolare i dazi antidumping e anti sovvenzioni, continueranno ad applicarsi. Se le importazioni del prodotto superano la quota di un Paese, si applicherà, tuttavia il dazio del 50%

Hai bisogno di una consulenza legale?

Hai letto un caso simile al tuo tra le nostre news? Parlane con un nostro avvocato: siamo a disposizione per chiarimenti e assistenza.

+39 (0)2 7862 5150 Contatti +

Sharing ideas and building brands that truly matter

Get Started +
logo
logo

Consulenza legale e tributaria internazionale

Contattaci

Sedi Operative

Via Torino, 15/6 – 20123 Milano
Piazza De Ferrari, 4/2 – 16121 Genova