Aggiornamento 2025 dell’elenco dual use: nuove categorie e controlli rafforzati

Aggiornamento 2025 dell’elenco dual use: nuove categorie e controlli rafforzati

di Sara Armella e Tatiana Salvi

L’Unione europea ha aggiornato l’elenco dei prodotti e delle tecnologie a duplice uso soggetti ai controlli su esportazioni, intermediazione, assistenza tecnica, transito e trasferimenti. 

Con il Regolamento UE 8 settembre 2025, n. 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE il 14 novembre 2025, sono state aggiornate le voci dell’elenco dei prodotti a duplice uso, istituito dal Regolamento UE 20 maggio 2021, n. 821.

I beni a duplice uso: regime e sanzioni

Sono considerati beni a duplice uso quei prodotti, tecnologie e software che possono avere applicazioni sia civili che militari. Per tutelare la sicurezza internazionale, l’Unione europea inserisce tali prodotti in un elenco aggiornato periodicamente dalla Commissione europea (Regolamento UE 821/2021) e li sottopone a un rigoroso regime di controllo. Tale sistema garantisce il rispetto degli impegni e delle responsabilità internazionali degli Stati membri dell’Unione.

L’esportazione e il trasferimento di beni dual use richiede un’apposita autorizzazione delle Autorità competenti, in assenza di tale documentazione si rischiano sanzioni penali, che in Italia prevedono la reclusione fino a sei anni o multe fino a 250 mila euro (art. 20, d.lgs. 221/2017).

Aggiornamento elenco beni “dual use” 2025

L’aggiornamento segue quello più contenuto del 2024, introdotto con il Regolamento UE 5 settembre 2024, n. 2547. In tale occasione, le limitazioni emerse nei processi di revisione multilaterale, in particolare nell’ambito del regime di Wassenaar (accordo internazionale per il controllo delle esportazioni di armi e tecnologie a duplice uso), avevano ridotto la possibilità di ampliare l’elenco comune, spingendo alcuni Stati membri a introdurre propri elenchi nazionali per beni non ancora inclusi a livello europeo.

L’intervento del Regolamento UE 2025/2003 aggiorna e amplia numerose categorie dell’Allegato I del Regolamento UE 821/2021, sostituendone integralmente il contenuto al fine di adeguare l’elenco all’evoluzione delle tecnologie digitali e a duplice uso. A essere esclusa dagli aggiornamenti è, invece, la categoria dedicata ai materiali e alle tecnologie nucleari.

Tra le principali novità introdotte figurano nuovi controlli relativi alle tecnologie quantistiche, che comprendono computer quantistici, amplificatori parametrici, componenti progettati per operare a temperature criogeniche e i relativi sistemi di raffreddamento.

L’intervento si estende, inoltre, al settore dei semiconduttori e delle apparecchiature impiegate per la loro produzione e il collaudo, includendo attrezzature per la disposizione di strati atomici ed epitassiali, sistemi di litografia, maschere e reticoli EUV, microscopi elettronici e dispositivi per incisione. Sono stati ricompresi anche i circuiti integrati avanzati e gli assemblaggi elettronici evoluti, quali i dispositivi e sistemi logici programmabili.

Il Regolamento interviene, infine, sui parametri tecnici di controllo, rivedendo specifiche soglie quantitative, prestazioni minime (ad esempio velocità, precisione, temperatura operativa), caratteristiche strutturali (come materiali, dimensioni e configurazioni), capacità funzionali e livelli di sensibilità (frequenze, potenze, risoluzioni) e alcune definizioni e descrizioni tecniche, al fine di adeguare il quadro regolamentare all’evoluzione tecnologica e agli standard internazionali.

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