Dogane, al via una procedura semplificata (con un ufficio centralizzato)

Dogane, al via una procedura semplificata (con un ufficio centralizzato)

Il nuovo iter riguarda i casi in cui sia lo sportello di presentazione che quello di supervisione siano situati in Italia

di Sara Armella e Tatiana Salvi

Via libera allo sdoganamento centralizzato nazionale: una nuova procedura che consente agli importatori di sdoganare la merce in tutta Italia, interfacciandosi però con un unico Ufficio delle dogane, quello più vicino all’azienda. Come annunciato dall’Agenzia delle dogane con un avviso dell’11 aprile, questa nuova semplificazione è attiva in ambiente di addestramento dal 14 aprile ed è applicabile nei casi in cui sia l’Ufficio di presentazione che quello di supervisione siano situati in Italia.

Il disallineamento tra la Dogana che autorizza l’importazione e quella presso cui transita la merce rappresenta una semplificazione importante per le imprese. Accentrare le operazioni doganali presso un unico Ufficio delle dogane consente di rendere più efficienti i processi di organizzazione interna per lo svolgimento degli adempimenti doganali.

Taglio di tempi e costi

Da non sottovalutare poi la riduzione dei costi e dei tempi di sdoganamento: una riduzione delle formalità amministrative comporta una maggiore efficienza delle procedure di importazione. Altro vantaggio è che lo sdoganamento centralizzato consente di far arrivare le merci in prossimità del luogo a cui sono destinate o in quello più conveniente dal punto di vista logistico.

Al momento, come chiarito dall’Agenzia delle dogane con l’avviso dell’11 aprile scorso, questa semplificazione può essere utilizzata soltanto nel caso in cui l’Ufficio di supervisione e l’Ufficio di presentazione delle merci siano entrambi situati in Italia. Ma lo sdoganamento centralizzato è previsto anche a livello europeo e rappresenta uno degli obiettivi del Codice doganale dell’Unione (Reg. UE 952/2013).

Per assicurare la semplificazione e l’armonizzazione della disciplina doganale, il legislatore europeo consente la presentazione e il controllo delle dichiarazioni doganali prima dell’arrivo delle merci, oltre alla possibilità, per gli operatori, di espletare le formalità doganali in un luogo differente rispetto a quello in cui si trovano i beni.

Due obiettivi in un sol colpo

Lo sdoganamento centralizzato realizza entrambi questi obiettivi, consentendo agli operatori, che di norma procedono allo sdoganamento della merce presso diverse Dogane, di individuare un unico centro di competenza per la gestione delle formalità doganali.

La procedura, avviata in via sperimentale dal 14 aprile, consente la presentazione della dichiarazione doganale presso l’Ufficio competente per il luogo in cui la Società è stabilita (detto Ufficio doganale di controllo), potendo però presentare fisicamente le merci presso un’altra Dogana (Ufficio doganale di presentazione). L’obbligazione doganale, sorge presso l’Ufficio in cui è stata presentata la dichiarazione, ossia dove ha sede l’impresa.

L’avviso dell’Agenzia delle dogane fornisce anche alcune istruzioni operative, chiarendo che questa nuova modalità di sdoganamento si applica, per il momento, alle sole dichiarazioni in procedura ordinaria di accertamento se entrambi gli Uffici coinvolti sono situati in Italia.

Le informazioni da fornire

Gli operatori potranno accedere a questa semplificazione fornendo informazioni specifiche nei tracciati “H”. In particolare, nella dichiarazione sarà necessario indicare sia il codice dell’Ufficio doganale di presentazione (PCO), ossia l’ufficio presso il quale sono presentate fisicamente le merci, e il codice dell’Ufficio doganale di supervisione (SCO), che si occupa dell’accettazione della dichiarazione doganale.

È necessario indicare, inoltre, il tipo di autorizzazione utilizzando la stringa “CCL”, che identifica l’autorizzazione allo sdoganamento centralizzato, il numero EORI del titolare dell’autorizzazione e, infine, il codice documento “C513” con il numero di riferimento della relativa decisione doganale.

Da segnalare che gli Uffici delle dogane coinvolti hanno diverse competenze: l’Ufficio supervisore è responsabile dei controlli documentali e può richiedere alla Dogana presso cui è presentata la merce di effettuare verifiche sulla merce (controlli scanner o fisici).

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