Illegittimo l’accertamento se non sono decorsi sessanta giorni dal pvc
Il mancato rispetto dello Statuto dei diritti del contribuente e, in particolare, del diritto al contradditorio preventivo rispetto all’emissione dell’accertamento, comporta l’illegittimità di quest’ultimo. È questo l’importante principio affermato dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza 2 febbraio 2021, numero 2243, con cui si torna a riaffermare la centralità del diritto al contraddittorio preaccertativo che, negli anni, è stato oggetto di numerosi interventi di segno contrario, da parte della giurisprudenza di legittimità e di merito. Le garanzie del contribuente nel corso del procedimento amministrativo di accertamento rappresentano altrettanti limiti per il Fisco, la cui violazione comporta l’illegittimità dell’atto conclusivo della procedura. La [...]
Crediti R&S: prescrizione per l’accertamento
L’inesistenza del credito di imposta da ricerca e sviluppo deve essere accertata nel termine di prescrizione di otto anni, al contrario, nel caso in cui il credito sia esclusivamente non spettante, tale termine è dimezzato, non essendo in tal caso richiesta un’approfondita attività istruttoria Ad affermarlo è la Corte di Cassazione con la sentenza del 16 novembre 2021, n. 34445 con cui la Suprema Corte ribadisce il principio di diritto in base al quale il termine di decadenza ottennale è applicabile esclusivamente nel caso in cui siano concessi dei crediti da ricerca e sviluppo ritenuti inesistenti. Sotto tale profilo, la [...]
Il valore delle dichiarazioni dei terzi nel processo tributario
Le dichiarazioni scritte rese da terzi in sede extraprocessuale sono prove ammissibili anche nel processo tributario, ma necessitano di essere liberamente valutate dal giudice. È questo il principio ribadito dalla Corte di Cassazione nella sentenza 23 settembre 2021, n. 25804, con cui è stata affermata la possibilità di introdurre nel processo tributario le dichiarazioni scritte rese da terzi, sebbene il contenuto di tali documenti possa assumere al massimo il valore di indizio, da valutare sulla base dell’insieme delle prove prodotte durante il procedimento. Nel caso oggetto della sentenza della Corte di Cassazione il contribuente riteneva di poter fornire la controprova [...]
No alle componenti negative in caso di accertamento analitico induttivo
In caso di accertamenti condotti tramite il meccanismo analitico-induttivo non è necessario che siano determinate anche le rispettive componenti negative di reddito. Ad affermarlo è la Corte di Cassazione nella sentenza 23 settembre 2021, n. 25804, con la quale è stato ribadito un importante principio in ordine al legame tra principio di capacità contributiva e attività di accertamento del reddito. Nel caso oggetto della sentenza, il contribuente contestava all’Agenzia delle entrate il fatto di non aver tenuto conto delle componenti negative del reddito, nell’attività di accertamento effettuata sulla base della movimentazione bancaria del reddito di impresa. È ormai pacifico infatti [...]
Rimborso addizionale provinciale delle accise: la parola alla Consulta
La Corte Costituzionale è stata chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale dell’obbligo di ottenere una sentenza civile, passata in giudicato, per conseguire il rimborso dell’addizionale provinciale delle accise sull’energia elettrica. L’eccezione di costituzionalità è stata sollevata dal Collegio Arbitrale di Vicenza lo scorso 14 luglio. Come noto, è ormai costante l’orientamento della Corte di Cassazione (si segnalano da ultimo le sentenze 5 giugno 2020, n. 10690, 23 ottobre 2019, n. 27099 e 27101) che considera la suddetta addizionale in aperto contrasto con il diritto unionale. Secondo la tesi prevalente, tale tributo non avrebbe dovuto trovare applicazione e tutti i versamenti [...]
Elusione: non serve l’interpello per disapplicare la norma antielusiva
Per ottenere la disapplicazione di una norma antielusiva, il contribuente non è obbligato ad avanzare istanza di interpello disapplicativo, potendo far valere la propria pretesa direttamente in sede giudiziale. Questo il principio espresso dall’orientamento maggioritario della Corte di Cassazione e ribadito dalla sentenza 4 marzo 2021, n. 5953. Com’è noto, si ha elusione fiscale quando un’operazione è priva di valide ragioni economiche, diretta ad aggirare obblighi o divieti previsti dall’ordinamento tributario e a ottenere un vantaggio fiscale indebito (art. 37 bis, dpr 600/73, ora abrogato e sostituito dall’art. 10 bis legge 212/2000). Si tratta, quindi, di pratiche che, pur essendo [...]
Corte di Cassazione: da rimborsare i costi della garanzia
Se il contribuente ha dovuto rilasciare una garanzia a favore dell’Amministrazione finanziaria, al fine di ottenere la sospensione della riscossione, i costi di tale garanzia devono essere rimborsati, ove sia definitivamente accertato che l’imposta non era dovuta. È questo l’importante principio affermato, in uno dei primi precedenti sul punto, dalla Corte di Cassazione (sentenza 17 febbraio 2021, n. 4113). Nel caso esaminato dai giudici di legittimità, la Società aveva sottoscritto una polizza fideiussoria per sospendere l’esecuzione degli avvisi di rettifica emessi dall’Agenzia delle dogane. Successivamente, tali atti erano stati definitivamente annullati dalla Commissione tributaria regionale della Lombardia per difetto di [...]
Contraddittorio preventivo: nullo l’accertamento che ne viola il termine
Con la sentenza del 2 febbraio 2021, n. 2243, la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo e, dunque, nullo l’atto impositivo emesso a seguito di un accesso dell’Amministrazione finanziaria, ove venga omesso il rispetto del termine dilatorio di sessanta giorni, necessari per l’integrazione del contraddittorio preventivo. Anche le sanzioni correlate a tale atto impositivo sono state annullate. Nel caso all’esame dei giudici di legittimità, l’avviso di accertamento era stato notificato successivamente ad un controllo effettuato dall’Agenzia delle entrate presso la sede dell’impresa. Da tale verifica era emersa una presunta carenza dei requisiti richiesti dalla normativa di settore per poter godere [...]
Cassazione: i limiti della responsabilità penale per il made in Italy mendace
La Corte di Cassazione, con la sentenza 14 gennaio numero 1298, è intervenuta a delimitare i confini della responsabilità dell’operatore doganale nel caso di utilizzo indebito sui prodotti della marcatura “Made in Italy”. L’art. 4, comma 49, della L. 350 del 2003 punisce, ai sensi dell’art. 517 del codice penale (reclusione sino a due anni e multa sino a ventimila euro), chi commercializza prodotti recanti false o fallaci indicazioni di provenienza o di origine. Con la pronuncia in esame, la Suprema Corte ha precisato che, in materia di origine, il reato di cui all’art. 517 del codice penale è punito [...]
Cassazione: confermata l’Ici per i terminal portuali
Ponendo fine a una lunga querelle, la Corte di Cassazione ha stabilito che i terminal portuali sono tenuti a versare l’Ici (ora Imu) anche per le aree scoperte. Questo il principio di diritto espresso dalla Corte di Cassazione con la sentenza 15 dicembre 2020, numero 28563, che conclude una vicenda al centro del dibattito dottrinale e giurisprudenziale da molti anni, in cui il Comune di Genova è stato assistito dal nostro Studio. Con la pronuncia in esame, i giudici di legittimità hanno chiarito che, in materia di Ici, l’imposta è dovuta anche per le zone c.d. “scoperte” che risultino indispensabili [...]